AJM: Trattamento ambulatoriale precoce dell’infezione da SARS-CoV-2 (COVID-19)

Theitaliantribune.it. “Nell’assenza dei risultati degli studi clinici, i medici devono utilizzare quanto appreso sulla fisiopatologia dell’infezione da SARSCoV-2 per determinare il trattamento ambulatoriale precoce della malattia allo scopo di prevenire il ricovero o la morte”.

The American journal of medicine, ad agosto 2020, pubblica un trattamento per il Covid-19 basato su principi fisiopatologici. Viene proposto dagli studiosi un algoritmo basato sull’età e comorbidità, che consente di monitorare e curare a casa durante l’auto-isolamento, con l’obiettivo di ridurre i rischi di ospedalizzazione e morte.

La pubblicazione, Pathophysiological Basis and Rationale for Early Outpatient Treatment of SARS-CoV-2 (COVID-19) Infection, descrive il Covid-19 come “acuto” e come un patogeno che ha “una vasta gamma di gravità clinica da asintomatico a fatale”, ma che “in assenza di studi clinici e linee guida, con ricoveri e mortalità in aumento, è prudente distribuire il trattamento per Covid-19 basato su principi fisiopatologici.

I ricercatori scrivono che:

  • “la sindrome respiratoria acuta grave coronavius-2 (SARS-CoV-2 [COVID19]) che si è diffusa in tutto il mondo ha portato a ricoveri acuti e morte diffusi per COVID-19;
  • la rapidità e la natura altamente trasmissibile dell’epidemia di SARS-CoV-2 ha ostacolato la progettazione e l’esecuzione di studi clinici definitivi randomizzati e controllati di terapia al di fuori della clinica o dell’ospedale;
  • nell’assenza dei risultati degli studi clinici, i medici devono utilizzare quanto appreso sulla fisiopatologia dell’infezione da SARSCoV-2 per determinare il trattamento ambulatoriale precoce della malattia allo scopo di prevenire il ricovero o la morte.

Specificano che:

  • l’articolo “delinea i principi fisiopatologici chiave che riguardano il paziente con infezione precoce trattata a casa;
  • che gli approcci terapeutici basati su questi principi includono 1) la riduzione di reinoculazione, 2) terapia antivirale di combinazione, 3) immunomodulazione, 4) terapia antiaggregante/antitrombotica e 5) somministrazione di ossigeno, monitoraggio e telemedicina.

Chiariscono e avvisano che “futuri studi randomizzati che testano i principi e gli agenti discussi raffineranno e chiariranno senza dubbio i loro ruoli individuali”, ma che loro enfatizzano comunque “la necessità immediata di una guida alla gestione nel contesto di risorse ospedaliere diffuse consumo, morbilità e mortalità”.

All’interno dello studio “Base fisiopatologica e razionale per il trattamento ambulatoriale precoce dell’infezione da SARS-CoV-2 (COVID-19)” viene anche affermato:

  • Sono citati in questo articolo più di una decina di studi di vari modelli che hanno esaminato una serie di farmaci esistenti. Quindi, nel contesto della conoscenza attuale, data la gravità dei risultati e la relativo disponibilità, costo e tossicità della terapia, per ogni medico e il paziente deve fare una scelta: vigile attesa in auto-quarantena o trattamento empirico con l’obiettivo di ridurre ricovero e morte. Perché COVID-19 esprime un ampio spettro di malattie che progrediscono da asintomatiche a infezione sintomatica alla sindrome da distress respiratorio dell’adulto fulminante e insufficienza del sistema multiorgano, è necessario individualizzare la terapia secondo cosa si è appreso in fisiopatologia dell’infezione umana da SARSCoV-2.
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Pubblicato da sangha

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