Intellettuali organici al Sistema e alla guerra

Intellettuali organici al Sistema e alla guerra. Quello nel video, che pubblichiamo qui di seguito, trasmesso in un programma della Tv pubblica, è un breve discorso – per 3/4 politically correct, di quelli che piacciono tanto alla sinistra globalista radical chic -, di Michele Serra sulla “guerra che non è mai finita”.
Già dai primi momenti si nota che il giornalista organico omette di spiegare le ragioni delle guerre in atto da oltre 30 anni: l’Occidente, con gli USA a guida della “democrazia”, hanno distrutto interi Paesi sovrani per rubare risorse, per ribaltare, con cambi di regime, i governi ostili… Inoltre, nel lungo elenco di conflitti in corso (di cui, appunto, non menziona cause e autori), omette di parlare della Palestina.

Tuttavia, ciò che è ancora più grave è la chiosa finale, che arriva al minuto 4:42, sulla ineluttabilità della guerra: “Ci tocca vivere come se la guerra non fosse lontana nello spazio e lontana nel tempo…”, “la guerra riguarda i figli, sono i nostri ragazzi quelli che devono partire per la guerra…”.
Ma di quale guerra sta parlando il signor Serra? Quella della NATO in Ucraina, voluta dagli USA per gli interessi USA e a cui la farlocca Europa si presta come un fedele cagnolino, per spartire l’osso col padrone?

Ci rendiamo conto che questo discorso, apparentemente anti-guerra, è un capolavoro di manipolazione linguistica che avalla il concetto di “guerra ineluttabile, inevitabile, nostro malgrado”? Che insinua nella mente delle famiglie il fatto che devono sacrificare i loro ragazzi per un conflitto che non li riguarda, ma che è voluto dai colonizzatori statunitensi?

Far passare in TV un messaggio simile sul fatto che i “nostri ragazzi devono andare in guerra” per morire per la NATO e gli USA è, oltreché falso e servile, pericolosissimo dal punto di vista politico, sociale e psicologico.
Un’altra chicca di regime di Fazio e della sua trasmissione.

Pubblicato da sangha

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